Errori del ricercatore inesperto

Abbiamo inserito questa sezione come supporto a chi da poco ha iniziato questo stupendo e particolare “mestiere” ma anche per chi si interessa semplicemente di Paranormale come strumento per orientarsi nel districato mondo di segnalazioni, falsi risultati e fake di ogni genere. Speriamo che questa semplice guida, frutto dell’esperienza, possa migliorare il modo di rilevare e giudicare i numerosi video, foto ed EVP sparsi per la rete e a dare il giusto merito ad ognuno di essi.

scatti fotografici ed ambiente

Non si fuma durante una ricerca ! Oltre a far male, il fumo, se presente vicino ad una fotocamera o ad una videocamera può alterare l’immagine. Una qualunque forma nebulosa, che sia fumo di sigaretta o condensa di altro tipo se illuminato dal flash di una fotocamera o da una qualunque luce presente nell’ambiente può far emergere forme strane che possono facilmente essere scambiate per anomalie di tipo paranormale.

Può sembrare un’ovvietà ma credetemi, il web è pieno di foto “Fumose” spacciate per chissà cosa. Se vi imbattete in fotografie simili a questa, sicuramente qualcuno vi dirà: <ma li non fumava nessuno!>. Non credeteci. Se il testimone è attendibile e gode della vostra fiducia, spiegategli che comunque si tratta di fumo. Se ciò che è immortalato è fumo allora non può essere nessun’altra cosa.

E’ molto facile, con scarse condizioni di luce e sopratutto utilizzando dei tempi di posa lunghi, incorrere nel fenomeno delle scie di luce. Su internet si trovano molte foto di questo tipo. Se si osserva con attenzione si può rintracciare la fonte luminosa che ha prodotto questa scia. Il led rosso di un televisore o magari il riflesso di una delle vostre torce. Entrando leggermente nel tecnico, sappiate che è un comune pensare che basti un semplice filtro IR o UV davanti alla fotocamera per poter fotografare nello spettro del “non visibile”. Non è affatto così: la macchina deve essere modificata totalmente altrimenti ci si ritrova con bellissime foto con effetto IR, (quindi di colore viola) ma nulla di più.

 

Una foto mossa non può mai considerarsi attendibile.

 

elettromagnetismo

Può sembrare banale ma molto spesso si incorre in questo tipo di errore. I cellulari: capita che si vada in giro con in tasca il telefono acceso e con il rilevatore EMF in mano. Le onde elettromagnetiche del telefonino interferiscono con le rilevazioni del rilevatore. Anche e soprattutto le ricetrasmittenti possono provocare questo disturbo. E’ bene, prima di cominciare una ricerca, spengere tutti i telefonini (anche quelli di chi assiste) e se necessario fare in modo che chi esegue le rilevazioni EMF sia sprovvisto di ricetrasmittente. (Cosi come coloro che sono a breve raggio d’azione). Ricordiamo che il telefono cellulare anche in assenza di chiamate o messaggi in arrivo, trasmette di tanto in tanto, in quanto cerca di agganciare la cellula e di “riprogrammarsi” cercando la rete.
Altre interferenze. Per avere una rilevazione con EMF il più possibile pulita, bisogna assicurarsi che non vi siano apparecchi elettrici come, lampade al neon, frigoriferi o modem wireless nelle vicinanze. Facendo un giro per strada con un EMF meter, si può capire cosa intendiamo.
In genere se il il rilevatore EMF segnala un campo elettromagnetico stabile, difficilmente può trattarsi di un evento paranormale. Molto spesso è generato da qualcos’altro. Ovviamente rilevazioni EMF dove c’è passaggio di persone o in città non è pensabile, in quanto tutto potrebbe dar luogo ad una falsa rilevazione.

Forse 20 anni fa era utile monitorare questo parametro ma oggi, che siamo circondati da EMF di ogni tipo, diventa sempre meno utile e significativo utilizzarlo come indizio durante un ricerca.

evp e voci paranormali

Rilevare voci senza un adeguato silenzio. Rilevare degli EVP in zone rumorose è poco produttivo Soprattutto se questi rumori sono discontinui e casuali, come il vociare di qualcuno nel luogo della ricerca. Mentre il canto di una cicala è facilmente filtrabile in fase di analisi, le alternanze foniche di una voce possono far cadere il ricercatore inesperto nell’errore.
Se si tenta una comunicazione con registratore (quindi si tiene direttamente in mano l’apparecchio) sarà necessario allontanarlo il più possibile dal viso (respiri e altri rumori possono essere fuorvianti) e rimanere nel massimo silenzio.
Se durante una registrazione avvertite un rumore esterno provocato da qualcosa o qualcuno di voi, segnalatelo nella registrazione o appuntatevi il minuto in cui è accaduto, per non confonderlo con qualcosa di importante in fase di revisione. Se vedete apparecchi strani che generano risposte già programmate e pronte sappiate che non è paranormale ma un giochino dettato dal caso. (il web impazza di tizi che fingono di fate metafonia con questi aggeggi strani).

errori con la fotocamera termica

Anche nella rilevazione termografica è molto facile incappare in grossolani errori di inesperienza. Durante la rilevazione avrete pochi punti di riferimento per capire cosa realmente state inquadrando, quindi è sempre bene osservare sia lo schermo che l’ambiente.
 Un altro errore molto comune è ignorare la rifrazione del calore. Vi capiterà sicuramente di inquadrare una finestra, uno specchio o anche una parete lucida, ricordate che il vostro calore corporeo si riflette come la luce sulle superfici! Prestate quindi la massima attenzione alle piastrelle, al legno lucido e tenete a mente questa semplice regola.
E’ sempre bene lasciare vuota per una decina di minuti la stanza da analizzare, questo per evitare che le persone presenti lascino tracce di calore su oggetti e pareti. 

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