Franco Zepponi e la Psicometria

23/07/2022

Il passato non è sepolto nel presente; il passato vive nel presente e può essere letto con la stessa esattezza, come se l'osservatore fosse stato presente al momento, al momento in cui sorgeva, all'esistenza

W. Denton

Geologo, Ricercatore

Franco Zepponi nasce a Cortona nel 1943.

Ha sempre sostenuto di essere stato cosciente, fin da piccolo, di possedere delle doti fuori dal comune. Le quali gli hanno permesso di poter decifrare messaggi e comprendere cose inaccessibili ad altri. 

Questa sicurezza spesso, in passato, lo ha messo al centro di alcune polemiche da parte di giornalisti e personaggi televisivi, colpiti negativamente dalla maniera estremamente naturale con la quale il ricercatore parlava delle sue doti.

Questo però non ha minimamente intaccato il suo operato, infatti durante il corso della sua esistenza ha cercato, senza sosta, di comprendere in maniera chiara la fenomenologia paranormale nella sua interezza.

Durante la sua vita terrena – terminata nell’estate del 2021 – si è occupato di studiare sia i fenomeni relativi alla sensitività, sia quelli inerenti alla medianità. Applicando la sua conoscenza teorica alla pratica, occupandosi in prima persona di psicometria e   accogliendo le comunicazioni di presunte entità in qualità di medium.

In una di queste occasioni sembrò poter comunicare con lo spirito di Baldaccio Bruni, famoso condottiero che, da quanto raccontato, continua ad abitare il Castello di Sorci (nostro oggetto di ricerca da tempo) da ormai quasi 600 anni.

 

Articolo de “L’Unità”, 1991 – Nella foto, a sinistra, Franco Zepponi

In veste di ricercatore ha partecipato attivamente alle sedute del Cerchio Esseno e del Cerchio Firenze 77. E in entrambe le occasioni ha ricevuto in dono un apporto. 

Esperienza, quest’ultima, che racconta così: 

Approfittando della sempre cortese ospitalità di Roberto, sono intervenuto ad una riunione ristretta effettuata il 9 maggio 1981; eravamo in tutto otto persone, medium compreso. Tra gli altri erano presenti le signore. Luciana Campani, Paola Giovetti, Milly Canavero e l’editore Gianni Canonico.  

Nel corso della riunione si è svolta la seduta, ed ho potuto così osservare la straordinaria fenomenologia che accompagna l’insegnamento delle Guide Spirituali del Cerchio Firenze 77. Gli avvenimenti in alcuni salienti particolari hanno avuto anche me come protagonista collaterale, e proprio  per questo ho chiamato questa mia straordinaria esperienza un tuffo nell’impossibile: tuffo dalle cui acque lustrali sono uscito rigenerato e convinto.  

Ha seguito con interesse la scultura medianica, a suo dire molto più rara rispetto alla pittura medianica, sulla quale ha prodotto un documentario trasmesso nell’Aula Magna dell’Università di Camerino nell’ottobre 1984, in occasione dell’8° Convegno Nazionale di Parapsicologia sui temi del paranormale.

Infine, ha collaborato con diverse riviste, come: “Luce e Ombra“, “Il Giornale dei Misteri“, “Energie“, “Aurora“.

 

La Psicometria e l'anima delle cose

“Il nome psicometria vorrebbe significare misurazione della Psiche, e dato che tale ricerca si sviluppa principalmente con l’uso dei più svariati oggetti, la misurazione dovrebbe riguardare l’anima delle cose o per meglio dire il ricordo di certi avvenimenti che gli oggetti dovrebbero contenere o perpetuare […]. Le immagini dei passanti che si riflettono nelle vetrine dei negozi non si perdono nel fluttuante andirivieni quotidiano. Ma di esse qualcosa rimane nel vetro, nei sassi del muro, nel marciapiede o nel lampione.”

 da Strane e straordinarie risultanze negli esperimenti di Psicometria,  1986

Come riportato da Zepponi, nella precedente citazione, il termine Psicometria fu erroneamente utilizzato da Buchanan al fine di indicare la circostanza paranormale che rende alcuni individui in grado di raccontare la storia di un posto, o di un determinato oggetto, tramite il semplice contatto.

Purtroppo il termine in senso stretto ha un significato ben diverso. Infatti la psicometria scientifica nasce, tout court, per affiancare la ricerca in campo cognitivo.

Inoltre, il punto di vista di Zepponi circa le modalità di ricerca di stampo paranormale,  la quale attualmente si applica con lo scopo di sondare le cause dei fenomeni di psicometria, dovrebbe tener conto dell’ anima delle cose. 

L’ ammonimento riportato nella relazione “Strane e straordinarie risultanze negli esperimenti di psicometria” è chiaro: oggi si tende a focalizzarsi sulle presunte capacità del sensitivo di turno, mentre gli oggetti, veri protagonisti della ricerca, non vengono più considerati come portatori di uno specifico ricordo (teoria, quest’ultima, sostenuta da C. Richet e E. Osty).

Questo approccio porta inevitabilmente a un nulla di fatto, poiché la modalità con la quale il sensitivo riceve le informazioni resta incognita , difficilmente  ripetibile e solo parzialmente analizzata.

 

Esperimenti di Psicometria

 

Durante un esperimento di Psicometria, ci insegna Zepponi, ci si trova sempre di fronte ad una matassa inestricabile “con diversi fili che possono aiutarci a districare il groviglio, ma possono pure , se non ben trattati, arruffarlo ancora di più”.

La valutazione delle costanti comuni è estremamente difficile poiché ogni sensitivo, nonché l’ oggetto, è completamente diverso dall’altro a causa di componenti psicologiche, parapsicologiche, emozionali e caratteriali le quali ne formano un’ entità unica nel suo genere. Anche il punto di vista dello sperimentatore stesso può far variare i risultati, poiché egli dovrà valutare le evidenze e comprendere, utilizzando la sua scala di conoscenze, le varie facoltà spese dal sensitivo durante una sessione sperimentale. 

Spesso si assiste a un fondersi di elementi, dal momento che la psicometria spesso viene supportata dalla Chiaroveggenza o, nel caso in cui ci si avvalga dell’ausilio di un pendolo, la Radioestesia.

Per questi motivi Zepponi, nel suo scritto, suggerisce la necessità di un enorme e meticoloso lavoro di ricerca. Bisogna quindi sperimentare, catalogare, comparare i risultati ottenuti dai vari sensitivi e cercare, infine, di individuare una condotta comune . A tal fine non bisogna trascurare le metodologie personali da indagare a monte, che svelano le immagini ripetitive, le interpretazioni simboliche che ogni soggetto possiede, come suo personale bagaglio, e che ha imparato ad utilizzare al fine di codificare le informazioni ricevute dagli oggetti presi in esame.

 

La costruzione delle cognizioni durante gli esperimenti di Zepponi

 

Quando il sensitivo si concentrava su un oggetto aveva bisogno di sedere in un luogo calmo e silenzioso.

Riferiva di perdere la cognizione delle sensazioni esterne, continuando comunque a percepire sé stesso ben presente.

Inoltre, il suo punto di vista sembrava essere, in ogni occasione, quello dell’oggetto.

Il ricordo della cosa, quindi,  diviene il suo. Queste “memorie” sono intrise di suoni, melodie, voci ed emozioni. Tutti tratti notoriamente legati solo al percepire umano.

Sosteneva, in varie registrazioni,  di non essere in grado di stabilire i tempi e i luoghi con precisione, poteva solo desumerli osservando tratti indicativi come i paesaggi, la tipologia delle abitazioni e il vestiario degli individui presenti nel ricordo.

Mentre Zepponi effettuava le sue letture era perfettamente cosciente, quindi poteva interagire con i presenti nella stanza, ma preferiva non rispondere alle loro domande al momento. Difatti, solo alla fine delle sperimentazioni gli spettatori potevano confermare o confutare ciò che avevano udito riguardo gli elementi narrati.

Nonostante le accurate descrizioni effettuate dal sensitivo, ad oggi, non abbiamo elementi necessari per aggiungere ulteriori informazioni tecniche circa le sue facoltà. 

Possiamo solo dar voce alla sua testimonianza, fiduciosi che possa alimentare la curiosità di chi è affascinato dalle dinamiche  del paranormale.

 

Un esperimento a casa di Silvio Ravaldini

Di seguito, una parte della registrazione effettuata a casa di Silvio Ravaldini nel 1988. Questa, insieme ad altre, fa parte dell’archivio dell’associazione Ghost Hunters Roma.

Non sappiamo quale sia l’oggetto in esame e come sia fatto, poiché nella registrazione non viene descritto, possiamo udire solo il resoconto in tempo reale di Zepponi e il dialogo con i partecipanti.

Il monile esaminato viene descritto da lui come un amuleto, carico positivamente.

Il sensitivo dice di percepire la presenza di cavalli e di assistere ad una sorta di marcia, con una banda che suona in sottofondo. Poi può sentire un odore simile all’incenso, del quale non è sicuro.

Successivamente si trova ad una festa, le persone indossano abiti eleganti. Gli uomini hanno dei mantelli applicati lateralmente, sulla spalla.

Continua descrivendo una casa, la scena cambia e racconta l’attesa di una donna, probabilmente il suo uomo è in guerra. Visualizza uno stemma in oro raffigurante la lettera L.

In ultima battuta, descrive un uomo con aspetto ricercato e imponente. Indossa una sorta di divisa, ha l’impressione sia un militare. 

Poi una festa, descrivendo la sala, i suoni e le impressioni.

Elemento peculiare è un uomo che sembra seguirlo durante tutta la sperimentazione, una sorta di guida costante.

Lo spezzone che ascolterete riporta lo scambio finale con la proprietaria del manufatto.

 

Consigli per neofiti

Gli esperimenti di psicometria, come tutte le estrinsecazioni delle facoltà paranormali, affascinano chiunque.

Ma, in quanto team di ricerca, ci preme sottolineare che in questi casi è molto facile cadere nella trappola dei bias cognitivi.

Per prima cosa, come consigliato da Zepponi, è importante capire quale sia la facoltà che entra in gioco durante la sperimentazione. Trattandosi di oggetti appartenenti a persone presenti, le specifiche riportate potrebbero provenire da altri canali, potrebbero infatti subentrare abilità relative alla telepatia.

Fatto questo, altro punto importante riguarda il saper scindere ciò che, malgrado la serietà della persona che effettua per noi la lettura, viene percepito realmente dall’oggetto in questione o che è semplicemente frutto del retaggio culturale di chi abbiamo davanti a noi.

Cercate sempre di non dare eccessiva credibilità a chi vi fornirà dati estremamente generici o vaghi. Fate attenzione alla prossemica e alla cinesica in maniera da disincentivare le pratiche di cold reading; e cercate, per quanto vi è possibile, di non fornire informazioni su di voi al presunto sensitivo.

 

Per approfondire

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Dalila Roccamatisi

Author: Dalila Roccamatisi

Dalila Roccamatisi si occupa di ricerca e comparazione delle fonti per l'Associazione GHR da ormai un anno. Inoltre è studentessa presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli studi di Roma di Tor Vergata. In passato ha collaborato con testate giornalistiche della periferia romana per poi continuare con la stesura di articoli e saggi per altre associazioni. Interessata allo studio delle religioni e ai vari concetti di spiritualità diversificati a seconda delle culture, pone particolare attenzione verso le più antiche, come i culti neolitici della Dea Madre, il Paganesimo celtico o l’Induismo. Appassionata di tutto ciò che è esoterico e misterioso, il folclore italiano raccontato da Giambattista Basile diventa la base per una ricerca che perdura tutt’ ora e le fa raccogliere preziose testimonianze e racconti da ogni parte d’ Italia. Nel campo del paranormale si occupa principalmente di teorizzare e comparare dati raccolti da noti ricercatori (parapsicologi e fisici) dalla seconda metà del ‘900 a oggi. Scopo ultimo della sua ricerca è quello di scoprire cosa si cela dietro un fenomeno di poltergeist, in che modo la mente umana possa interagire con la materia circostante e qual è il confine, se esiste, oltre il quale ci è impossibile spingere le nostre capacità.