Ricerca al Castello Orsini di Soriano nel Cimino

Foto di Castello Orsini scattata da Federico Classetti

La Storia di Castello Orsini

 

Il Castello Orsini di Soriano nel Cimino è stata la Residenza di nobili e papi. Il primo nucleo del castello è stato costruito all’inizio del Duecento, sulle rovine di una precedente costruzione. Il rudere di un castelletto viene eretto intorno all’anno 1000; trasformato in un palazzo-torre, di circa 35 metri di altezza, da parte dei Guastapane-Pandolfo. La torre, tuttora esistente, diviene poi il maschio del castello più ampio, edificato attorno ad essa da papa Niccolò III Orsini tra il 1277 e il 1278; il pontefice, che amava molto la città, volle fortemente questa costruzione, nella quale si spegnerà due anni più tardi. Nel 1848, quando Soriano viene ceduta allo Stato pontificio, il castello è abbandonato dalla nobiltà e adattato a struttura carceraria. È adibito a carcere, come casa di lavoro, fino alla fine degli anni ottanta: nel 1989 viene definitivamente chiuso.

Leggenda e Testimonianze

 

Il Fantasma di Marcello. Nell’anno del Signore 1559 dimoravano nella Rocca di Soriano Giovanni Caraffa, nipote del Papa Paolo IV e sua moglie Donna Violante Diaz Carlon che, nonostante la perfidia del marito, lo amava profondamente e lo stava per rendere padre per la terza volta. Ma la pia Violante che risiedeva per volontà del marito nel castello di Gallese, aveva suscitato la passione del cognato Carlo, che più volte respinto non tardò a vendicarsi. Aiutato dal fratello di Violante, Don Ferrante conte di Alife e dal di lei cugino Don Leonardo di Cardines, insinuò nella mente di Giovanni il dubbio che la moglie lo tradisse con il maestro di camera Marcello Capece. Il conte prese a far controllare dai suoi sgherri la donna ed il maestro di camera. Qualcuno notò che Marcello, nell’ultimo periodo, si attardava nelle stanze della dama. Per verità il Capece raccoglieva le pene e le confidenze di donna Violante e soffriva con lei. Tra i due accusati non vi fu mai altro che compassione, stima e rispetto. Marcello, tra l’altro, amava una damigella di compagnia di Violante, Diana Brancaccio. Il conte Giovanni chiese agli accusatori di portare le prove di quanto affermavano. Marcello Capece e due suoi amici, Gisone e Camilletti, furano trasportati a Soriano e gettati nei sotterranei del castello.Il 5 agosto fu costituito iI tribunale presieduto da Giovanni Caraffa.Gisone e Camilletti, sottoposti ad orribili torture, confermarono che a corte si diceva che Marcello amoreggiasse con una dama. Poi fu la volta di Marcello, che nonostante le torture subite, continuò a difendere donna Violante e a sostenere di amare la giovane Diana Brancaccio.Anche Diana, su richiesta di Giovanni Caraffa, fu interrogata ma in preda al dubbio e all’angoscia, negò di amoreggiare con Marcello Capece. La tragedia fu così compiuta. L’8 agosto 1559 il conte uccise con ventisette pugnalate il presunto amante. Donna Violante fu fatta strangolare il 20 agosto nel palazzo di Gallese per ordine del marito. Da allora nelle notti d’agosto, sospiri e lamenti riempiono i lunghi sotterranei del castello.

 

Ricerca e Conclusioni

Giunti sul luogo, operiamo una completa perlustrazione dell’intero castello. Vista l’ampiezza della struttura, in un secondo momento, viene deciso di dividerci in due squadre, monitorando le stanze del piano superiore, dove presumibilmente è deceduto papa Niccolò III e l’ampio ambiente carcerario dislocato lungo il corridoio. Sono state operate analisi con rilevatori EMF, fotocamera termica e registratori digitali senza riscontrare in questo frangente alcuna anomalia audio video. Successivamente abbiamo trasferito la nostra attenzione nella ristretta area delle celle di isolamento, allestendo una telecamera ad infrarossi, con inquadratura stretta sull’unico corridoio esistente. Dopo circa 40 minuti di monitoraggio completo, riscontriamo una forte anomalia di carattere elettromagnetico. Il rilevatore EMF a led inizia a segnalare attività elettromagnetica fino a toccare i valori massimi. questa anomalia ha una durata di circa 20 minuti, e si presenta anche muovendoci all’interno dell’ambiente. Ciò significa, molto probabilmente, che la natura del fenomeno era tutt0altro che paranormale, nonostrante non siamo riusciti a trovare la fonte di emissione. 

Conclusioni

Non si sono riscontrati fenomeni degni di nota.

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Author: Team GHR

L’Associazione di Ricerca Scientifica Ghost Hunters Roma, con sede a Roma, svolge gratuitamente da oltre 10 anni analisi e rilevazione dati nel campo del paranormale. Parallelamente alla ricerca sul campo l’Associazione si occupa dello studio e della classificazione di: Medianità, Esperienze di pre-morte, telepatia, chiaroveggenza, precognizione e di molti dei fenomeni appartenenti alla branca della “Ricerca psichica”. Il Team è composto da parapsicologi, ricercatori e tecnici.