Associazione di ricerca scientifica su fenomeni paranormali
Ogni scatto presente nella seguente raccolta è stato effettuato all’interno di presunti luoghi “infestati” ed in condizioni di controllo. Tutto il materiale presente è frutto di anni di ricerche sul campo e di una costante applicazione nello studio nella fenomenologia paranormale e delle sue estrinsecazioni.
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Durante alcuni scatti effettuati con l’ausilio di una macchina fotografica per l’acquisizione di IR ed UV è stata rilevata, riflessa in uno specchio, quella che sembra essere la figura di una bambina con frangia voltata in direzione di chi scatta la foto. Nel medesimo punto, nello stesso momento non vi era nulla. Indipendentemente dall’interpretazione della stessa, si tratta di un’ evidenza di chiara natura paranormale in quanto, va ribadito, in quel punto non vi era nulla di visibile ad occhio nudo.
Durante l’analisi nella stanza della teca, una figura si è manifestata all’interno della stessa.
Abbiamo effettuato dei controlli incrociati sia sul momento che successivamente, attraverso le altre videocamere fisse (come da nostra prassi), ricavando un video che dimostra che al momento dello scatto nessuno era presente né dentro la stanza, né nel punto indicato, né tantomeno sulla porta d’ingresso alla teca o nei pressi della stessa.
Nella fotografia scattata nella sala della biblioteca al castello di Poppi, è emerso un extra davvero notevole. la figura antropomorfa formatasi durante la ricerca è molto chiara e sembrerebbe rappresentare un mezzo busto di profilo con dei capelli raccolti. I testimoni, le guide del castello, nel medesimo istante in cui è stata scattata la fotografia testimoniano di non aver visto nulla davanti ai propri occhi.
Nelle foto scattate (IR e UV) è emerso un impressionante dettaglio in fondo al corridoio. Mentre effettuavamo delle prove sui tempi di posa con la nostra Reflex, abbiamo catturato una figura nera ed immobile. Sembrerebbe una sagoma antropomorfa (simile ad una figura umana). Il presente scatto è il secondo di una serie di scatti con 1 – 1,5 secondi di differenza tra l’uno e l’altro.
Come evidenziato dall’allegato, in un particolare fotogramma (nel contesto di una lunga sequenza di foto), si evince sul lato sinistro una formazione antropomorfa che non coincide affatto con la disposizione dei presenti seduti attorno al tavolo ma con profondità diversa, tantomeno con la temperatura riflessa emessa: inferiore di abbondanti 5 gradi rispetto a quella corporea dei presenti in sala.
Teatro dei primi avvenimenti è stata proprio la sala della musica del Palazzo Senatorio. In questa stanza abbiamo registrato due scatti termici dove sembrerebbe comparire proprio la figura di un monaco. Nel primo scatto il cerchio in alto ed il contorno spiovente sembrano formare un saio mentre nel secondo la formazione sembra essere leggermente di profilo rispetto al primo.
L’oggetto in questione (una maniglia tonda con pulsante superiore) misurava ben 30° rispetto alle altre maniglie delle porte attigue che si assestavano intorno ai 20, Poco dopo la temperatura della maniglia è andata scemando, come se qualcuno l’avesse prima tenuta stretta per poi discostarsene. L’evidente rossore della maniglia ha attirato la nostra attenzione. Dopo varie prove eseguite in seguito, abbiamo calcolato che stringendo con le mani quel tipo di maniglia, sono occorsi un paio di minuti prima che la temperatura tornasse ad un valore stabile. Da sottolineare che eravamo le uniche persone presenti in quell’area dell’edificio.
In questo scatto possiamo notare il netto differenziale tra lo sfondo ed il corpo – ed una leggera perdita di calore sui lati (fin troppo uniforme). La foto è stata scattata in un punto dove fisicamente non era presente nessuno. La sagoma ha una chiara forma antropomorfa, come fosse una persona seduta.
Segnalazione: durante una serata, verso la mezzanotte, uno degli ospiti si è fotografato tramite cellulare. Alla visione della fotografia scattata, ha notato dietro di sé il volto di una persona rimasta impressa nello scatto.
Tutte le foto sono soggette a copyright e di proprietà dell’Associazione di Ricerca Scientifica Ghost Hunters Roma. La riproduzione anche parziale senza il consenso del fornitore del servizio può essere punibile anche penalmente secondo le vigenti leggi in materia. Tutto il materiale (originale) presente in questo articolo è in possesso dell’Associazione GHR.
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