Cerchio Firenze 77

Roberto Setti, medium del cerchio Firenze 77

Roberto Setti nasce il 7 Novembre 1930 a Firenze e sino al due aprile 1946 conduce una vita normale e tranquilla,  vita che subisce una scossa in quella data per la  morte tragica del fratello Ruggero. 

La guerra era ormai finita e gli uomini della famiglia Setti erano rientrati incolumi dal fronte. Tutto faceva presagire ad un nuovo e possibile futuro ma non era così. Ruggero, 25 anni, improvvisamente muore ucciso sulla porta di casa. E la sua famiglia, i suoi genitori, sua moglie e la piccola figlia, piombano nella tragedia. Nessuno allora avrebbe mai potuto lontanamente  immaginare a cosa, quell’evento drammatico, avrebbe dato l’avvio. Da un grande dolore, quel dolore che tutti recitano come il più innaturale e terribile evento che può colpire un essere umano quale è la perdita di un figlio, nasce la più grande storia d’amore che toccherà la vita, o meglio le vite, di tantissime persone e che ancora oggi opera trasformazioni interiori e bellezza spirituale. Quella storia da tutti conosciuta come CERCHIO FIRENZE 77.

Roberto ha sedici anni, è il piccolo di casa, ed è  molto amato dalla mamma e dalla sorella Luciana. Il fratello Ruggero ha 25 anni, una moglie di 22 e una bimba piccola. Si può immaginare lo sgomento che lascia la sua morte inaspettata.  

La mamma, Pina,  non riesce a darsi pace e vuole in ogni modo riuscire a contattarlo, pensa non sia possibile non sapere più niente di lui. Che sia impossibile che  tutte le sue energie, il suo coraggio, la sua gioia di vivere siano potuti sparire in un attimo nel nulla.

Venuta a conoscenza dell’esperienza di una parente che anni prima era entrata in contatto con il marito defunto attraverso  una medium di Bologna, vuol tentare ad ogni costo un esperimento spiritico anche lei.  La famiglia, il marito, la figlia e il genero sono piuttosto contrari ed anche diffidenti e cercano di dissuaderla, ma la forza dell’amore di una mamma non si riesce a fermare e fu cosi  che nel pomeriggio del 28 Maggio 1946 in casa Setti si diede inizio all’ esperienza medianica che prenderà il nome di Cerchio Firenze 77. 

Si riuniscono in sette attorno ad un tavolino, convinti più che mai dell’esito negativo di ciò che si apprestavano a fare solo per accontentare   mamma Pina,  ma dopo pochi minuti il tavolo si alza e ondeggia battendo dei colpi. Roberto impallidisce di colpo e tutti un po’ preoccupati decidono immediatamente di smettere.  Si  riprova, ma  senza la presenza di Roberto che si pensa troppo giovane per tali esperienze ed emozioni.  Si ripropone l’esperimento ma non accade nulla, silenzio totale. Cosi quando Roberto insiste per riprovare, per nulla spaventato  dall’esperienza precedente, si decide di continuare.  Con Roberto in catena il tavolo si solleva e quando viene chiesto, con il metodo tiptologico, chi è il medium, il tavolo con dei raps (colpi) risponde “Roberto”.

Inizia cosi la medianità di Roberto Setti.

Uno degli apporti ricevuti al CF77

Dopo il tavolo si passa alla scrittura automatica. Roberto sente il braccio e la mano destra completamente autonomi dalla sua volontà e scrive con varie grafie e ad occhi chiusi.  I trapassati comunicavano con i loro cari utilizzando il braccio e la mano di Roberto come un loro prolungamento nel mondo della materia, ognuno con la propria calligrafia, testimoniando l’inesistenza della morte e l’esistenza di altre realtà di vita dopo quella fisica:

 

È come togliersi un vestito, non  c’è dolore né interruzione, c’è solo meraviglia e stupore, sai che sei vivo, molto più vivo che col corpo….

Quasi subito giunsero comunicazioni di esseri sconosciuti, che non venivano per salutare e consolare, ma portavano messaggi che avevano un valore morale e il sapore di un insegnamento. 

 

Salve a voi, fratelli. Ho veduto i vostri pensieri. Tornerò molte volte per farvi partecipi di molte verità. Questa sera vi posso dare un breve cenno sull’evoluzione dell’uomo, molto brevemente.  Per prima cosa dobbiamo intenderci su cosa è bene e cosa è male. In verità io vi dico che niente è bene e niente è male. Possiamo solamente parlare di lezioni o insegnamenti da imparare…

( Elia )

E si ebbero evidenze dal contatto con il fratello Ruggero, che indicò dove teneva un suo diario di cui nessuno era a conoscenza,  iniziando e terminando una frase del diario stesso.  

Per un po’ di tempo Ruggero continuò a comunicare insieme ad altre entità legate ai presenti da vincoli di parentela o di affetto che si presentavano con la grafia di quando erano sul piano fisico.

Ma è verso la fine del 1947 che Roberto ha la sua prima trance ad incorporazione. Ad un tratto parve addormentarsi e iniziò a parlare con voci diverse dalla sua.  Da allora l’esperienza si modificò via via, diminuirono i contatti di tipo affettivo e iniziarono i colloqui con Entità sconosciute che  si presentavano con voci dolci e suadenti e con un linguaggio perfetto anche nella forma. La sorella Luciana e il cognato,  in grande  apprensione per il giovane Roberto,  non lo lasciavano mai solo. Allora  si presentò Dali,  con un intenso profumo di violette che contraddistinse sempre la sua presenza, Entità che disse di essere la sua guida  e che diede rassicurazioni per Roberto allora appena diciassettenne. Dopo i profumi, avvennero i primi apporti con piccoli oggetti, poi le luminosità e la levitazione di Roberto. E dopo  circa 10 anni di sedute, grazie a Nella Bonora, si cominciò a far stampare privatamente tutti i messaggi che si erano ricevuti sino ad allora e che riguardavano tutta l’esistenza:  il concetto di Assoluto, il Divenire e l’essere, i diversi piani di esistenza, la legge causa-effetto, la reincarnazione, l’evoluzione della coscienza.

Tutto il lavoro veniva corretto dalle guide attraverso Roberto in trance, i Maestri consigliavano l’ impaginazione dei messaggi e correggevano i manoscritti, ma tutto restava ancora circoscritto ai partecipanti alle sedute, gli stessi del gruppo iniziale. Ancora non ci si era aperti.

Il 9 Maggio 1974 Kempis si rivolge così durante una seduta:

 

Voi siete testimoni di  questi colloqui, voi vedete e udite cose che altre creature hanno cercato per tutta un’esistenza senza mai raggiungere… voi che avete fatto una specie di abitudine all’inconsueto, al fenomeno, al fatto straordinario al di fuori delle leggi consuete della natura, dovete chiedervi che cosa fate. 

Veramente il timore di parlare di spiritismo è la ragione vera che vi fa essere cauti e prudenti nei riguardi dei vostri simili? Poiché si è parlato del Cristo,  questa sera, viene in mente una parabola: la parabola dei talenti che forse bene si adatterebbe a voi.

Quante ragioni ci possono essere per non volersi impegnare, per non scrivere articoli, per non divulgare. Qualunque sia la ragione, è una ragione errata, credetelo, fratelli.

Da quel momento in poi si cominciò la divulgazione dei messaggi delle guide. Vennero pubblicati i primi tre libri e si scrissero articoli descrivendo le sedute, gli apporti e tutta la fenomenologia che si sviluppava attorno alle sedute medianiche di Firenze. 

E nell’estate del 1974 decisero di chiamare il gruppo “Cerchio Firenze 77”.

Nella Bonora che è stata la fedele e precisa segretaria del gruppo, colei che trascriveva con lavoro immane tutte le registrazioni delle sedute medianiche, ha raccontato nel libro “Con Amore, Per Amore”(Testimonianza al cerchio Firenze 77) tutti i particolari di ciò che si era svolto, tutti i contatti con i maestri, i colloqui privati, i miracoli.

A viatico di queste pagine, il Maestro Dali volle dettare le seguenti parole:

 

Cara figlia Nella, tu hai voluto raccontare agli altri l’unione miracolosa che c’è stata e c’è tuttora fra te e noi. È una testimonianza di amore che tu hai per noi e che noi abbiamo per te. È ancora una testimonianza di amore che tu hai per gli altri, perché narrando i fatti tu speri che ciò sia utile ad altre creature. È l’ augurio che noi tutti ti facciamo, perché è l’aspirazione più bella che una creatura umana può avere: far si che la propria vita non sia fonte di bene solo per se stessa, ma lo sia anche per coloro che l’hanno incontrata…

“Che la pace sia con te e con tutti gli uomini”

                                                                   Dali

Roberto Setti lascia questo piano di esistenza il 29 Febbraio 1984.

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Author: Team GHR

L’Associazione di Ricerca Scientifica Ghost Hunters Roma, con sede a Roma, svolge gratuitamente da oltre 10 anni analisi e rilevazione dati nel campo del paranormale. Parallelamente alla ricerca sul campo l’Associazione si occupa dello studio e della classificazione di: Medianità, Esperienze di pre-morte, telepatia, chiaroveggenza, precognizione e di molti dei fenomeni appartenenti alla branca della “Ricerca psichica”. Il Team è composto da parapsicologi, ricercatori e tecnici.