Demofilo Fidani: L’uomo, il medium

Demofilo Fidani

Demofilo Fidani nasce l’8 febbraio 1914 su un piroscafo diretto in Sardegna. Per lunghi anni è stato scenografo, sceneggiatore, regista cinematografico e pittore – come piu di ogni altra cosa amava definirsi.

Amico di Federico Fellini, per la sua lunga attività gli viene conferita, nel 1975, la medaglia d’ oro “Una vita per il cinema”.

Scoprì la sua medianità nel 1936, spinto dal suo amico medico Renato Pergili alle pratiche spiritualistiche, da quel momento scoprì di possedere grandi doti medianiche che affinò con serietà e passione nel tempo, fino ad ottenere la piu vasta gamma di fenomenologia medianica.

 

“Il nostro gruppo comprendeva circa una trentina di amici, tra questi, uno a me particolarmente caro, dotato di una intelligenza superiore. Era, costui, uno studente in medicina ,credo al terzo o quarto anno di Università. una sera di quel lontano autunno del 1938, mentre stavo godendomi, seduto fuori dal Caffè, l’ultima brezza delle famose “Ottobrate romane”, il mio pensiero era rivolto alla tragedia che incombeva sull’Europa. Improvvisamente il mio amico si avvicinò, chiedendomi se poteva sedersi al mio tavolo perché voleva parlarmi di un argomento serio che gli stava a cuore . di punto in bianco, mi chiese se sapevo cosa fosse lo Spiritismo. La domanda mi sorprese e risposi con un’altra domanda : “perché mi chiedi questo?”. Renato, molto seriamente, ribadì:” Tra i miei amici tu sei quello di cui maggiormente mi fido, ti considero ormai uomo. Ebbene ,sappi che attualmente, oltre ai miei studi di medicina ,mi sto vivamente interessando a quanto la letteratura offre e fornisce sullo Spiritismo. “

Fu così che formarono un “CIRCOLO”, il cui programma fu quello di indagare, studiare il paranormale e, di conseguenza , dedicarsi alla Ricerca della Verità.

Nelle prime riunioni si manifestarono fenomeni come “Raps, passi che si udivano” qualche “si” o “no” tiptologicamente. Se pur limitante, era l’inizio di un colloquio con un’ intelligenza da un’ altra dimensione, fino a giungere alla medianità vissuta in prima persona.

Nell’ agosto del 1940 ci fù la svolta, Renato Pergili porto delle novità che, in seguito,risultarono molto utili: un tabellone luminoso con tutte le lettere dell’alfabeto ed i numeri da 0 a 9, tutte le punteggiature e in evidenza, due riquadri, SI e NO. Portò anche un grammofono e dei dischi di musica classica per creare l’ atmosfera e l’ armonia necessaria , allo scopo di facilitare eventuali comunicazioni.

Iniziò così un viaggio meraviglioso nel mondo della medianità.

Dopo poco tempo si manifestarono le prime guide , Beatrice ed Eleonora, due amiche quasi coetanee, native di Torino, e trapassate all’inizio del Novecento. Beatrice aveva svolto il lavoro di modista, mentre Eleonora era stata concertista di piano forte. La conoscenza di queste due entità indussero Renato all’ approfondimento e alla “identificazione spiritica“, con riscontri inconfutabili.

Eleonora - guida del cerchio

Dopo questa grandiosa scoperta, con il tempo e dietro indicazione delle stesse entità, la medianità di Demofilo Fidani spiccò il volo.

Nella sua abitazione, dove regolarmente si tenevano le sedute, si poteva assistere ad una medianità completa: dalla scrittura automatica alla tiptologia. Penne che si sollevavano da sole, in pochi secondi, e con velocità impressionante si apprestavano a scrivere pagine e pagine di messaggi con lingue e grafie diverse (“xenoglossia“).

A maggior comprensione della levatura di un personaggio come Demofilo Fidani, riportiamo l’articolo commemorativo scritto dalla Dott.ssa Paola Giovetti nel vol. 115, fasc. 1, gennaio-marzo 2015, alle pagg. 22-37 della nota rivista “Luce e Ombra”:

Con la scrittura automatica arrivarono i primi messaggi di notevole valore etico. Si presentò intanto un altro spirito guida, che fornì molte prove di identificazione: disse di chiamarsi “Gino Begapese” e di aver avuto in vita una piccola legatoria in via del Pantheon. Il negozio non esisteva più da molti anni, ma un vecchio negoziante della zona affermò di ricordare bene un Gino Begapese che quando lui era ragazzino aveva una legatoria in quella strada. Dopo trent’anni Gino ha lasciato il posto a “Carlo”, che era ancora la guida del gruppo quando io cominciai a frequentare le sedute di Demofilo.

  • La guida “Carlo”

 

  • “Alessio”

 

  • “Gino”

 

  • Una scrittura diretta

 

Seduta n. 13 del 20/09/51:

Si potevano ascoltare le rare “voci dirette” che, circolando nell’ambiente, si dirigevano di volta in volta, anche contemporaneamente, verso le persone con le quali le Entità desideravano parlare. Si poteva assistere a fenomeni di materializzazione (apporti di tutti i tipi) e di smaterializzazione, ad apparizioni e materializzazioni (parziali o complete) di Entità e alla realizzazione di suoni armonici eseguiti da strumenti trascendentali.

 

 

Tutti i partecipanti potevano assistere alla levitazione del medium che avveniva quasi sempre a fine seduta per eliminare le energie medianiche residue.

Demofilo lo spiegò così:

“Fino a non molto tempo fa alla fine delle sedute succedevano ancora dei fenomeni: raps, spostamento di sedie e suppellettili, sportelli che si aprivano. Tutte cose inutili, dovute evidentemente alla mia energia medianica ancora in azione e non sfruttata in modo intelligente. Io allora protestai e chiesi a Carlo se non fosse possibile un miglior uso di quei residui di energia medianica. Fui esaudito in una maniera superiore alle mie aspettative. Da allora infatti ogni mia seduta si conclude con la mia levitazione fino al soffitto, sedia compresa, e ritorno”. “Che sensazioni provi mentre vieni sollevato?” gli chiesi. “Ho sempre un po’ paura, sono emozionato. Sono certo che non mi succederà mai niente, che loro non mi lasceranno cadere, però non posso impedirmi di avere timore. E’ una curiosa sensazione sentirsi sollevare da mani invisibili così in alto…Poi la sedia spesso dondola… insomma, non vedo l’ora che mi posino per terra!”

Sono stati eseguiti anche esperimenti di bilocazione del medium che, legato ad una sedia e chiuso in una stanza sigillata , è stato visto in varie località del mondo.

Tratto dal libro “Il Medium esce dal mistero”.

 

Bilocazione Parigi

Durante una seduta in Via Sistina, RENATO chiese all’amico GINO se era possibile sperimentare una «bilocazione» del Medium a Parigi. La nostra GUIDA acconsentì, con immensa gioia dei componenti del Circolo. Per agevolare l’esperimento, bisognava ripetere le stesse modalità suggeriteci per la precedente bilocazione. Non rimaneva che stabilire un programma e… provare. Fu deciso di fare questo esperimento il Venerdì successivo, con la seguente formazione: RENATO, Roberto, Alberto, Bice, Arturo, Giuliana ed io. Mi lasciai legare alla poltrona, e per terra consigliai di cospargere su dei fogli di carta da pacchi del talco o della farina. Bisognava, inoltre, chiudere la porta a chiave. Il giorno dell’esperimento, scegliemmo quale meta della mia bilocazione una località qualsiasi della Francia. RENATO riuscì a procurarsi 5.000 Fr. Francesi, allora quasi alla pari con la lira italiana. Dopo i preliminari descritti, spenta la luce ebbi inizialmente un po’ di preoccupazione nel sentirmi legato, isolato e per giunta al buio. Questo turbamento, gradatamente, si placò; il sottofondo musicale, proveniente dal salotto, mi ridiede la totale serenità. Ritrascrivo, dai DIARI di RENATO, i brani essenziali di questo mio particolare viaggio che corrispondono esattamente a quanto è rimasto impresso nella mia mente. «Io, RENATO, in qualità di Direttore della Seduta, chiedo agli AMICI se l’esperimento si sta svolgendo in maniera regolare. Uno dei tre megafoni si solleva, volteggiando sulle nostre teste. Trascorsi alcuni secondi, si ferma; da esso sentiamo provenire la Voce di GINO che esclama: «Tutto procede per il meglio. In questo momento Demofilo, un po’ frastornato, si trova in Francia, come da voi auspicato, e precisamente a Parigi. È di fronte alla Cattedrale di Notre-Dame; non è ancora del tutto cosciente, ma ora sta quasi per rendersi conto di quanto dovrà eseguire. Sul lato destro della piazza c’è un grande negozio illuminato che attrae la sua attenzione. Si dirige verso di esso, estrae dalla tasca i franchi per rendersi conto di quanto può spendere, osserva una delle vetrine, fa un rapido controllo e decide di entrare. La commessa gli si avvicina e, salutandolo in francese, gli chiede in cosa può servirlo. Demofilo sceglie un mazzo di carte particolari, con il dorso raffigurante delle donnine, una piccola Torre Eiffel di metallo, un gioco di dadi, un pacchetto di Gauloise e dei fiammiferi. Sceglie, inoltre, una cartolina raffigurante la famosa Cattedrale, la fa affrancare, si fa prestare una penna per inviare a voi, in Via Sistina, i suoi saluti, non si accorge che la penna incapucciata non scrive. Da parte nostra non possiamo fare nulla per aiutarlo; intanto, Demofilo ha pagato circa 3000 franchi, ritira quanto comperato ed esce dal negozio. Imbuca la cartolina, si avvia verso il ponte ed incrocia uno strillone che vende il giornale «Ici Paris» appena uscito. Egli ne acquista una copia e la piega accuratamente prima di riporla in tasca. Se due di voi volessero vedere il «corpo etereo» di Demofilo, dovrebbero raggiungere, con sollecitudine, la scalinata di Trinità de’ Monti, guardare il lato sinistro, in basso, e lo vedrebbero. Quando egli avrà raggiunto la sommità della scalinata, non dovrete rivolgergli, per nessuna ragione, la parola. Vi consegnerà gli oggetti acquistati; quindi noterete che il suo corpo eterico si dirigerà verso il Pincio e non proietterà nessuna ombra. Non appena la sua figura scomparirà in direzione di Villa Medici, voi dovrete ritornare allo studio, senza indugiare, poiché’, da quel momento, sarà imminente la fine dell’esperimento». La voce di GINO tace, mentre il megafono luminoso riprende la sua posizione iniziale. Mi rivolgo ai presenti e chiedo loro chi voglia accompagnarmi. Il più sollecito è Alberto ed insieme ci rechiamo a Trinità de’ Monti. Tutto procede come anticipato dall’amico GINO. Alberto ed io stiamo assistendo ad un fatto sbalorditivo! Nessun commento può rendere la straordinarietà di questo evento. Torniamo allo studio e riprendiamo il nostro posto in catena. Tutti vorrebbero sapere cosa è accaduto, ma la suadente voce di GINO ci informa che è ora di svegliare Demofilo. Infatti squilla il campanello. Roberto, Arturo ed io ci rechiamo nella biblioteca. I controlli predisposti non hanno subito nessuna manomissione. Scolliamo i vari nastri isolanti, apriamo le porte ed attraverso la luce indiretta del corridoio vediamo Demofilo, legato come un salame, nella stessa identica posizione di come lo avevamo lasciato. Non ci sono impronte sulla farina ed in attesa che arrivi Bice con la solita bevanda, entriamo e Roberto si appresta a svegliare il nostro amico con il metodo usuale. Nelle tasche del giaccone di Demofilo ritroviamo il resto esatto dei cinquemila franchi che gli erano stati affidati in moneta spicciola, il giornale, un pacchetto di Gauloise, da cui manca una sigaretta. la scatoletta dei fiammiferi e gli altri oggetti che lui ci ha consegnati, sono quelli descritti da GINO. Ogni cosa ha la sua piccola etichetta con il prezzo ed il giornale odora di stampa fresca». Rileggendo il verbale di RENATO rivivo le stesse sensazioni che già provai nei miei precedenti viaggi. Non è facile, anzi è impossibile descrivere quanto ho provato. Posso soltanto dire che la velocità nella quale ero proiettato senza limiti di spazio e di tempo si potrebbe paragonare a quella del pensiero.

Tratto da “I diari di Renato Pergili. Quelli spiriti v.1” – gruppo spiritualistico “Gastoni de Boni” Roma.

Oggetti trovati nelle tasche del giaccone di Demofilo dopo il fenomeno di bilocazione

Come ha affermato Massimo Inardi che ebbe occasione di partecipare ad alcune riunioni:

“La medianità di Fidani è una di quelle che rimarranno nella storia della parapsicologia, sia per il modo con cui si estrinseca, sia per i fenomeni che essa produce e che non hanno niente da invidiare ai celebri medium del passato”

A parte i fenomeni fisici, quello che più conta è il contenuto intellettivo delle manifestazioni medianiche, una serie di insegnamenti che si collegano alla morale universale.

Possiamo dire che Demofilo Fidani è stato uno dei più grandi Medium ad effetti Fisici esistenti per la sua poliedrica medianità, essendo lui stesso una grande personalità, per etica, ha sempre rifiutato qualsiasi offerta in denaro e favoritismi.

“La morte fisica non mi fa paura. So perfettamente che il mio spirito continuerà a vivere nell’altra dimensione, ricco delle mie esperienze e con il bagaglio dei miei errori che dovrò correggere e rivedere”

(dal testamento spirituale di Demofilo Fidani, 1994)

 

 

Demofilo Fidani lascia questo piano di esistenza il 4 aprile 1994.

 

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Author: Team GHR

L’Associazione di Ricerca Scientifica Ghost Hunters Roma, con sede a Roma, svolge gratuitamente da oltre 10 anni analisi e rilevazione dati nel campo del paranormale. Parallelamente alla ricerca sul campo l’Associazione si occupa dello studio e della classificazione di: Medianità, Esperienze di pre-morte, telepatia, chiaroveggenza, precognizione e di molti dei fenomeni appartenenti alla branca della “Ricerca psichica”. Il Team è composto da parapsicologi, ricercatori e tecnici.